Malavita, Dia: "La mafia ha cambiato volto"
Attenzione al rischio di infiltrazioni mafiose anche sul Titano. Il presidente della Commissione Antimafia Pasquale Valentini: "Al lavoro per portare a termine relazione da presentare al Consiglio Grande e Generale"
Con il prolungamento dell'emergenza Covid, "la tendenza ad infiltrare in modo capillare il tessuto economico e sociale sano" da parte delle organizzazioni criminali è ulteriormente aumentata. È quanto emerge dalla relazione della Dia, la Direzione investigativa antimafia, inviata al Parlamento italiano relativa al secondo semestre del 2020.
Da parte delle mafie si tratta di una "strategia criminale” che in un periodo di grave crisi, offrirebbe alle organizzazioni l'occasione sia di poter rilevare a buon mercato imprese in difficoltà, sia di accaparrarsi le risorse pubbliche stanziate per fronteggiare l'emergenza sanitaria. La criminalità organizzata cambia quindi faccia "sostituendo l'uso della violenza, sempre più residuale – spiega la DIA - con linee d'azione di silente infiltrazione". Tra i settori di primario investimento della malavita, afferma la Coldiretti, c'è l'agroalimentare, con un business criminale che ha superato i 24 miliardi di euro.
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Il rischio di infiltrazioni mafiose non risparmia San Marino. Il presidente della Commissione antimafia, Pasquale Valentini, spiega come stia proseguendo il lavoro, da oltre un anno e mezzo, per portare a termine una relazione da presentare al Consiglio Grande e Generale. L'obiettivo è evidenziare gli elementi da tener presente e incrementare il lavoro di prevenzione e controllo in modo tale che il sistema non si presti a questi pericoli. Nella relazione, aggiunge Pasquale Valentini, ci saranno anche elementi utili per le riforme.
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