Malaysia, in 20mila in piazza per le riforme. Arresti, spari, lacrimogeni
In Malaysia dove hanno iniziato a disperdersi gli oltre 20mila manifestanti scesi oggi in piazza a Kuala Lumpur per chiedere riforme elettorali, dopo una giornata di forte tensione che ha visto la polizia effettuare oltre 600 arresti - tra cui i leader della protesta - e sparare a più riprese gas lacrimogeni contro la folla, causando un numero imprecisato di feriti lievi. Bersih (la coalizione di 62 associazioni riunite nel richiedere maggiore trasparenza e meno corruzione in politica) ha promesso di continuare la sua campagna, definendo l'evento odierno "un ulteriore passo nel lungo cammino verso elezioni regolari e pulite in Malaysia". La coalizione accusa il governo di Najib Razak - espressione del blocco politico al potere dall'indipendenza, incentrato attorno al partito Umno della maggioranza di etnia malay - di irregolarità elettorali per mantenere il suo dominio, in un Paese in cui i malay godono di maggiori diritti garantiti rispetto alle minoranze cinesi e indiane.
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