Malore in piscina: è deceduto il sub riminese
Immediati i soccorso, ma quando è arrivato all’Ospedale di Cailungo le funzioni vitali erano assenti. La prognosi non lasciava speranze: coma irreversibile. La famiglia ha già trasferito la salma a Rimini. L’uomo si stava esercitando in vista di una gara nazionale in programma ad aprile. Una gara di apnea statica, specialità che prevede di rimanere fermi sott’acqua per il maggior tempo possibile. Andrea Tonini era un sub esperto, aveva già compiuto numerose immersione, insieme ai colleghi di un club per la pratica subacquea del riminese, aveva affittato una corsia della piscina per un’ora di esercitazione e anche nel suo ultimo giorno di vita, a San Marino, era già rimasto in apnea per diversi minuti. Quando ci si è accorti che qualcosa non andava, l’uomo è stato subito estratto dall’acqua da colleghi ed istruttore, ma già era privo di conoscenza ed era assente l’attività cardiocircolatoria. E’ stato proprio l’istruttore a tentate un primo intervento di rianimazione. Nulla da fare con il defibrillatore - presente in una postazione al Multieventi – sono stati praticati la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco esterno, mentre sopraggiungevano i sanitari del 118. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Gendarmeria per i necessari rilievi di legge.