Mario Verde, ai domiciliari a Rimini, e il figlio Antonio, entrambi originari di Sant’Antimo, nel Napoletano, sono stati arrestati dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza riminese, con l’accusa di trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante di aver commesso i fatti per agevolare l’attività camorristica che fa capo al clan Verde. Dalle indagini è emerso che proprio Mario Verde, 64 anni, nonostante fosse ai domiciliari, attraverso una serie di intestatari fittizi (tra cui il figlio 40enne Antonio, appunto), gestiva da Rimini una serie di imprese nelle province di Napoli e Caserta. Pur non dichiarando redditi di sorta, manteneva un tenore di vita elevatissimo, con appartamenti di lusso in centro e auto di grossa cilindrata.
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