Marcia della Pace: San Marino, e i suoi sindacati, a fianco del popolo ucraino
Ribadito un fermo “no” alla guerra. I Segretari di Stato Beccari e Lonfernini hanno ricevuto a Palazzo una famiglia di profughi, giunta in Repubblica per un ricongiungimento
Prima degli interventi dei leader delle sigle sindacali, in Piazza della Libertà sono risuonati gli inni nazionali di entrambi i Paesi. Per ribadire l'abbraccio, del Titano, a chi fugge dalla guerra; e a tutta l'operosa comunità ucraina di San Marino, che sta vivendo giorni d'angoscia. Come testimoniato da alcune voci. Tristezza, preoccupazione; ma anche orgoglio, spirito d'appartenenza, per i tanti ucraini presenti. A due settimane dalla prima iniziativa, una nuova marcia della Pace; perché sia chiaro il “no” della Repubblica all'aggressione russa; così come la necessità di una soluzione diplomatica del conflitto.
Straordinaria la risposta di San Marino, sul fronte dell'accoglienza, sono i numeri a dimostrarlo. Un Paese unito, anche sul fronte sindacale, davanti a questa sfida. Tante le bandiere della Pace, sin dalla partenza dal Piazzale della ex stazione. Sindacati sammarinesi attivi anche nel contribuire concretamente alle iniziative di solidarietà predisposte da Segreteria Esteri e Protezione Civile. Proprio il Segretario Luca Beccari ed il collega di Governo Teodoro Lonfernini, hanno poi ricevuto a Palazzo una famiglia di profughi, giunta sul Titano per un ricongiungimento. 7 persone – 5 i bambini -, in fuga dall'inferno.
Nel servizio le interviste al Segretari Generali di CDLS, Gian Luca Montanari, CSDL – Enzo Merlini – e USL, Giorgia Giacomini
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