Marco Bianchini ha negato di conoscere il maresciallo della Finanza Nanna
Chi è la “persona influente di San Marino” che, secondo gli inquirenti, presentò diversi anni fa il maresciallo della Finanza Enrico Nanna a Salvatore Vargiu, titolare della CIO? A quanto si legge nell’ordinanza, l’unico dato certo è che il rapporto è diventato d’amicizia e collaborazione. Bianchini, interrogato dal magistrato, ha negato di conoscere il finanziere. Ma stando all’ordinanza, la CIO consegnò quattro rapporti confidenziali alla Karnak, su incarico di quest’ultima. Prima Nanna interrogava banche dati in uso alla Finanza, dietro compenso, su soggetti sui quali la CIO indagava. Poi iniziò a riassumere l’attività ispettiva compiuta dalle fiamme gialle di Rimini nei confronti di Karnak, nel 2006. Giovanni Pierani, braccio destro di Bianchini, offriva a Nanna cifre importanti per questa attività: nel 2008 ad esempio, la Finanza aveva sequestrato l’elenco degli agenti di commercio di Karnak. Pierani prometteva 125mila euro al maresciallo per far sparire il tabulato sequestrato. Questi rispose che era impossibile, ma che sarebbe riuscito a tenerlo fermo senza inoltrarlo ai reparti competenti per l’accertamento a fini fiscali, cosa poi effettivamente accaduta. E poi risultano controlli e pedinamenti, sempre commissionati dalla Karnak alla CIO, secondo quanto raccontato da Vargiu agli inquirenti: vedi il cosiddetto “Progetto Rastelli”, che nel 2008 era direttore commerciale di Fingestus. All’uscita di un ristorante di Riccione, Rastelli era stato aggredito.
Francesca Biliotti
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