Mario Taraborrelli: crisi energetica va affrontata anche a livello europeo; necessaria disciplina da parte dei cittadini

L'analisi del docente Luiss. Ieri la presentazione dei punti chiave del piano italiano di risparmio energetico. Gazprom intanto annuncia un altro stop al Nord Stream, parlando dell'individuazione di un nuovo guasto

Concreto - visto l'attuale quadro geopolitico – il rischio di una sospensione totale, delle forniture di gas dalla Russia. Si naviga in acque sconosciute; e in vista della stagione fredda anche San Marino si prepara, con la definizione di un piano di emergenza. Contenimento della spesa energetica, senza escludere razionamenti; costante monitoraggio di ciò che accade fuori dai confini, perché le infrastrutture transitano dall'Italia. Dove nel frattempo sono state definite le coordinate del piano di risparmio energetico. Ad illustrarle il Ministro Cingolani. La stretta riguarderà in particolare il riscaldamento, con l'ipotesi di un abbassamento delle temperature di due gradi, e lo spegnimento anche per due ore in più, rispetto al passato. L'obiettivo è un risparmio annuale tra i 3 e i 6 miliardi di metri cubi di gas. Sul punto abbiamo sentito Mario Taraborrelli, Docente alla Luiss e profondo conoscitore della materia.

Il problema delle quantità, dei volumi – afferma -, è già stato affrontato con l'abbozzo dei provvedimenti presentati ieri. Probabilmente – aggiunge - ci sarà qualcosa anche sullo smart working, per evitare spostamenti ed economizzare sui riscaldamenti. Ricorda anche l'esistenza di un piano per la gestione di situazioni di crisi nell'approvvigionamento del gas. Al momento non siamo in questa situazione, ricorda comunque Taraborrelli. Occorre tuttavia “molta disciplina” da parte dei cittadini – avverte -, perché “i provvedimenti sono un primo passo”, ma “il problema va affrontato anche sul piano del costume”, ed “insieme agli altri Paesi europei”. Perché se l'Italia riesce a contenere la domanda ma gli altri Paesi non fanno altrettanto il problema – spiega - non è risolto e l'impatto sui prezzi “sarà sicuramente drammatico”. Quanto al “price cap” pare si sia trovata una soluzione per quanto riguarda il petrolio, con von der Leyen a sollecitare lo stesso accordo per il prezzo del gas. Taraborrelli ricorda come i termini della questione non siano mai stati resi espliciti dall'Unione Europea. “C'è una discussione in corso da 6-7 mesi”.

Nel servizio l'intervista Skype a Mario Taraborrelli - Docente Luiss di Energy and Climate policy

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