Insistenti notizie parlano di una discrepanza emersa durante i test delle armi sequestrate sulla petroliera ed i proiettili recuperati nei cadaveri dei pescatori uccisi. Le fonti hanno detto al giornale che una delle armi utilizzate nell'incidente non è fra quelle prelevate sulla Enrica Lexie e che "qualche altra arma è stata utilizzata da uno dei marò per sparare contro il peschereccio St. Antony". Il quotidiano aggiunge che "le prove realizzate possono aver mostrato l'inconciliabilità fra le armi a disposizione ed i segni sui proiettili e le incamiciature" recuperate. Le fonti hanno sottolineato che i segni su un proiettile sparato da una particolare arma sono unici "come le impronte digitali di ogni singola persona".
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