Matteo Zeppa sullo sciopero
Ero in Piazza e ci aggiungo pure con molto orgoglio d’essere stato lì.
Coloro che si sperticano nel criticare certi atteggiamenti da parte di Cittadini normali siano essi lavoratori, pensionati, bambini (osta che brutte generazioni eh?), dovrebbero innanzitutto porsi nell’ottica di idee di farsi una attenta e peculiare analisi, la più seria e circostanziata.
E’ molto semplice scagliare il sasso (o le uova) per poi nascondere la mano. Ma domandarsi il perché si è arrivati a ciò, ossia all’esasperazione della Cittadinanza no? Siate onesti intellettualmente cortesemente. C’è solo un vincitore in tutto ciò: il Cittadino e questo è un dato di fatto. La conclamata apatia del sammarinese, per un giorno non c’è stata.
Ma alcuni gruppi consiliari e organi di stampa si limitano nel definirli troppo semplicisticamente facinorosi. E’ qui il punto. C’è una superficialità disarmante su tutto, molto più facile usare epiteti oramai desueti, piuttosto che analizzare i fatti; ancora più applicare opere di dissuasione a livelli di Regolamenti e Decreti. In questi mesi si sono annullate le regole di normale convivenza fra la Casta e la Cittadinanza.
E’ più importante (nonché più facile) vietare le riprese amatoriali o le fotografie fatte verso comportamenti fanciulleschi di chi dovrebbe essere super-partes; quello che poi inquieta maggiormente è che chi è all’interno di quella Sala, anziché stigmatizzarli (e ne ho avuto la prova direttamente…) li si giustifica con teoremi tipo “una volta io, una volta tu”. Errare è umano, perseverare nell’errore è diabolico.
Ci si arrabatta nel porre dei limiti di Manifestazione oltre i sette passi dall’entrata di Palazzo Pubblico (assolutamente opinabile leggendo il Regolamento), mettendo di fatto indirettamente in cattiva luce coloro che devono gioco-forza attuare ciò: le Forze dell’Ordine. Si vuol creare il nemico sociale per distogliere lo sguardo da comportamenti peccaminosi evidenti. Nessuna comunicazione delle Istituzioni lasciava presagire la chiusura di Palazzo (come per le Sedute Segrete…)
Ad oggi la Casta non ha ancora ben capito come ci si deve comportare nei confronti dei Cittadini; è strano poiché loro stessi lo sono!! Ci si auto-incensa di potere, lo si vuole palesare in tutte le forme ed i modi, annichilendo in seconda battuta strumenti di Democrazia Diretta quali sono il Referendum e le Istanze d’Arengo, solo perché essi vengono utilizzati per manifestare a livello Istituzionale un dissenso della Cittadinanza o per (tentare di) scalfire il protettorato della Casta.
Un paio di parole sono balzate agli onori delle cronache: il primo è EQUITA’; essa non c’è, inutile smentirlo. Non riesco nemmeno a rispondere a coloro che affermano il contrario…è una fandonia bella e buona; chi afferma che questa Finanziaria è equa è un disonesto intellettuale. Lo vediamo tutti che disparità vi sia (si notino alcune dichiarazioni dei redditi e i conseguenti stili di vita..).
La seconda è FACINOROSI; ma stiamo scherzando? Un gruppo consiliare (USDM) ha rifiutato un incontro con i vertici Sindacali, perché (cit) “…Con i violenti, con gli eversori, con chi non rispetta le regole della democrazia, l’USDM non ha niente da dire.”, concludendo il comunicato con questa lapidaria frase: “Oggi sul Pianello c’erano un migliaio di persone, forse anche meno. Noi siamo con tutti gli altri quindicimila.”
Mi viene da sorridere al solo pensiero che è facile dare giudizi se si è barricati dentro Palazzo Pubblico. L’onestà morale ed intellettuale che tanto sbandierate quale vessillo vi avrebbe consentito di scendere in Piazza (similmente ad altri vostri colleghi) in mezzo ai FACINOROSI. Non lo avete fatto, anzi strumentalizzando quella che è la più bella conquista dell’uomo, ossia la Libertà di Manifestazione. Fra coloro che definite violenti o eversori, vi erano donne, uomini, bambini, pensionati ed anche qualche animale (non vidi la gallina ahimè…), tutte persone a cui avete mancato di rispetto, ma guarda un pò esattamente ciò che domandate.
Ora mostrate nuovamente i muscoli, millantando denunce a destra e a manca, per comportamenti che aprioristicamente sono errati da parte vostra. Parimenti ad una Casta, scordandovi che (ahinoi) qualcuno vi ha votato, e si, che magari lo abbia fatto per il "solito" favorino personale, e magari ora siate allibiti, perchè quando vi affacciaste dalle finestre del Terzo piano del Palazzo Pubblico, mentre qualcuno di voi era intendo a rifocillarsi nel mordere un panino, vedeste qualcuno dei vostri precedenti elettori lì fra i FACINOROSI.
Ricordo di uno sciopero (o venduto tale) in una mattinata dello scorso Aprile. Fatto ed imposto da datori di lavoro. Ricordo che molti di voi erano lì a stringere mani ai propri dipendenti; quella fu “pura schizofrenia sociale” e come dicono i romani “nun se pò guardà!”....che caso, allora non diceste che in Piazza vi erano dei FACINOROSI... La Storia è ciclica e si ripete a distanza d’anni. Il tempo di molti di voi della CASTA è terminato, contando che c'è chi è lì da oltre 20 anni. Se foste usciti, anziché stare rintanati dentro le mura di quello che ancora il Popolo chiama Palazzo Pubblico, avreste udito la terza parola che era: ANDATEVENE.
Poi se aveste acuito l’udito, qualcuno urlava anche: ARENGO.
Urge che vi svegliate in tempo dal vostro torpore conclamato travestito di potere assoluto. Un cartello mi è balzato agli occhi: " LA VOSTRA CRISI NOI NON LA PAGHIAMO"...meditate dunque.
Matteo Zeppa, uno dei 1000/2000/3000 Demagoghi/Facinorosi senza gallina (ahimè)