16.000 confezioni di smalti per unghie e diluenti contenenti DBP - dibutyl phthalate - una sostanza vietata da una direttiva della comunità europea perché potenzialmente tossica, in grado di provocare lesioni o forti reazioni allergiche. I prodotti erano stoccati presso un’azienda di distribuzione in provincia di Verona e - secondo i NAS di Padova - provenivano da una ditta, con lo stesso nome, di San Marino. Il sequestro è scattato lo scorso 9 ottobre e alcune persone - tutte italiane - sarebbero state denunciate per produzione e immissione in commercio di sostanze vietate. L’indagine non ha ancora toccato San Marino; le autorità della Repubblica hanno appreso la notizia dalle fonti di stampa. “Abbiamo un ottimo rapporto con i NAS – afferma Maurizio Berardi, del Dipartimento Sanità Pubblica – e da loro non è arrivata alcuna informativa ufficiale”. Ma quella dei Nuclei antisofisticazioni è stata un’operazione che ha interessato tutto il territorio della penisola. A Roma sono stati rinvenuti 1.200 chilogrammi di materie prime scadute destinate alla fabbricazione di creme per il viso e per il corpo. Il Nucleo di Napoli, infine, ha sequestrato – all’interno di un deposito all’ingrosso di prodotti farmaceutici – 30.000 confezioni di creme, la cui etichettatura ne consigliava illecitamente l'utilizzo per il trattamento di traumi e problemi di circolazione.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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