Maxi sequestro di eroina a Rimini: 15 chili per un valore di oltre 1 milione di euro
Erano almeno dieci anni che i carabinieri non effettuavano un sequestro così consistente. Tutto è avvenuto alle due di questa mattina, a Rimini. A seguito delle ultime morti per overdose era stata intensificata l’attività di intelligence, avviando un servizio di osservazione a ragnatela. E quell’albanese di 35 anni, Julian Papanikolla, seppure incensurato, aveva attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. Non era chiaro che lavoro facesse, eppure conduceva una vita piuttosto dispendiosa. Possedeva due auto di grossa cilindrata e abitava in un bel appartamento di via Bruno Toni, zona residenziale di alto livello. Inoltre, ad insospettire, anche il fatto che provenisse da Elbasan, nota località di cartello, dove le bande albanesi sono specializzate nel traffico di droga.
Ieri sera, dopo averlo osservato per alcune ore, gli uomini in borghese hanno notato un via vai sospetto. L’albanese entrava ed usciva dall’appartamento che condivide con la moglie e i due figli piccoli. Da lì la decisione di intervenire.
Alle due i carabinieri del comando provinciale di Rimini e gli agenti del nucleo ambientale della polizia municipale hanno fatto irruzione al secondo piano della palazzina. Hanno perquisito tutte le stanze, le auto, il garage. Ma nulla. A quel punto, forse, il sospettato ha sperato di farla franca. Ma i militari non si sono scoraggiati ed in cantina, in un armadio in legno, nascosta in tre borse sportive coperte da telai per passeggini, hanno trovato l’eroina.
Accanto alla droga c’era anche un grosso quantitativo di caffè, probabilmente per confondere i cani. L’ uomo è stato condotto in carcere. Si pensa che possa essere il terminale albanese in Italia. L’eroina sarebbe stata poi distribuita a spacciatori di vario livello e venduta in riviera. Di certo stupisce che sia stato scelto un deposito a Rimini. Di solito i grossi quantitativi di droga si trovano fuori città e non vengono solitamente custoditi in zone residenziali.