La risposta alla richiesta di revoca dei domiciliari è attesa per i primi giorni della prossima settimana. I legali di Marusia Giannini hanno fatto pervenire al Gip documenti sammarinesi ai quali la Guardia di Finanza non avrebbe potuto avere accesso. Dimostrerebbero il debito di circa 500mila euro che ha nei suoi confronti chi l’ha tirata in ballo. A chiamare in causa la vice presidente del San Marino Calcio sarebbero soprattutto Roberto Calcinari di Coriano – anche lui ai domiciliari – e un altro indagato, titolare di un negozio di elettronica nel pescarese, da cui è partita la maxi-indagine. La difesa della Giannini valuta anche l’ipotesi di un confronto diretto con chi l’ha accusata attraverso l’incidente probatorio. L’indagine della Guardia di Finanza di Ancona si è svolta, finora, senza chiedere la collaborazione della magistratura sammarinese, ma solo attraverso uno scambio di informazioni con gli uffici di vigilanza e controllo della Repubblica. Non risulta sia stato aperto un fascicolo a San Marino nella vicenda e fonti riservate d’indagine hanno escluso la presenza di sammarinesi tra i 106 indagati della procura di Ancona.
Luca Salvatori
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