Medici italiani sospesi a San Marino: sono otto, in regola gli altri 284
Intervista al Presidente dell'Ordine, Dottor Davide Forcellini: "Telefonate 'accese' dai camici sospesi". Raccomandata rimozione anomalia: i sanitari residenti che lavorano nel privato non sono obbligati al vaccino anche se alcune cliniche lo impongono
Ad una più approfondita verifica da parte del Presidente dell'Ordine dei Medici di San Marino Davide Forcellini è risultato che i 'camici' italiani sospesi sul Titano, da settembre in poi, non sono almeno quindici – come inizialmente sembrava - ma otto. “Otto casi in circa tre mesi – commenta – è un numero che desta attenzione”. Negli anni passati, infatti, i casi erano stati sporadici. L'Ordine Sammarinese ha intensificato le verifiche quando in Italia la sospensione ha interessato numerosi medici che avevano rifiutato il vaccino: 47, su 2.200 iscritti solo a Rimini. A San Marino invece a fronte delle 8 sospensioni, sono 284 i medici italiani che continuano ad essere, anche in quanto vaccinati, regolarmente iscritti all'Ordine nello specifico registro dei “consulenti”.
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Le sospensioni, come c'era da attendersi, non sono state accolte di buon grado dai diretti interessati: “Ho ricevuto qualche telefonata sul cellulare privato – riferisce il dottor Forcellini – con l'esternazione di 'lamentele'. In altri casi invece telefonate più 'accese' in cui si lamentava il fatto che a loro avviso non era giusto procedere con questi provvedimenti anche a San Marino”. Sul Titano – spiega il dottor Forcellini - l'obbligo vaccinale riguarda solo i sanitari che operano all'Iss mentre sono di fatto esentati coloro che sono residenti a San Marino ed operano sul Titano nella sanità privata. Una contraddizione che l'Ordine dei Medici sammarinese ha già, a suo tempo, raccomandato di rimuovere e ad ogni modo, precisa il Presidente Forcellini la gran parte delle strutture private pretende comunque, la vaccinazione, da tutto il personale sanitario.
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