Medici senza frontiere: "Basta attaccare le Ong che salvano vite in mare"
Chiedono rispetto per il lavoro rischioso che compiono ogni giorno, coordinati dalla Guardia costiera italiana, i responsabili di Medici Senza Frontiere scesi in mare per salvare vite umane. Davanti alla commissione difesa del Senato, che li ha convocati per far luce sui presunti legami tra le organizzazioni non governative e i trafficanti di esseri umani, hanno negato con forza ogni forma di contatto o telefonate con trafficanti in Libia. E invece puntano il dito contro le politiche europee.
“Abbiamo sentito queste stesse accuse – ha riferito poi alla stampa estera Loris De Filippi – nel 2014 da parte europea, che decretarono la fine di “Mare nostrum”, accusata di essere un fattore di attrazione dei flussi. Ebbene, la chiusura di quell'operazione costò la morte di oltre 1.000 persone in pochi giorni. Salvare vite non è un gioco – conclude – basta attaccare le ong che si impegnano per questo: servono vie legali e sicure per i salvataggi, e solo l'Europa può trovarle”.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste a Loris De Filippi, presidente MSF Italia; Marco Bertotto, responsabile attività di difesa MSF