Nella giornata che per i palestinesi commemora la Naqba, vale a dire la 'catastrofe' - così viene definita - della creazione dello Stato di Israele nel 1948, si sono infiammati ieri i confini di Israele col Libano, con la striscia di Gaza e, per la prima volta dal 1974, con la Siria, sulle alture del Golan, dove alcune migliaia di palestinesi sono riusciti a sfondare il reticolato di frontiera e a entrare nel territorio controllato da Israele. Il bilancio delle vittime, ufficioso e non definitivo, sarebbe di almeno 20 morti. Numerosi i feriti. La stampa israeliana commenta con toni preoccupati la comparsa di un nuovo tipo di "arma" contro lo Stato ebraico, la "arma delle masse". Molti analisti temono che le marce sui confini assumeranno un carattere ancora più vasto a settembre, con la possibile proclamazione all'Onu di uno Stato palestinese.
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