Anche Sarkozy si esprime pubblicamente per la fine della colonizzazione israeliana, dopo Barak Obama e gran parte della comunità intenzionale. Ma il silenzio di Tel Aviv - la moratoria scadeva stanotte - lascia intendere al dipartimento di Stato americano, che esprime delusione, che non c’è nessun congelamento. Si congelano invece i negoziati israelo-palestinesi, su cui Washington sta giocando il suo ruolo negoziale. Le frange più estremiste, in entrambi gli schieramenti, spingono per la rottura del dialogo che sembrava riaperto. Sarkozy fa sapere che a novembre ci sarà un nuovo incontro tra Netanyahu e Abu Mazen nella capitale francese. E poche ore dopo la stretta di mano tra il presiedente dell’Anp e l’inquilino dell’Eliseo nella capitale francese è scattato l’allarme bomba alla stazione del metrò Saint Lazare. L’ennesimo di queste settimane in Francia dove l’allerta per un possibile attentato di matrice islamica, non è mai stato così alto.
Luca Salvatori
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