Meeting, Passera: "Uscire dalla crisi senza scarificare nessuno"

Dopo il premier Mario Monti, anche il ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera arriva al Meeting e rassicura: “La fine della crisi è più vicina, ma molto dipenderà da quello che riusciremo a fare.”. esamina gli errori del passato: “Uno stato che ha smesso di costruire il futuro e la stabilità del debito a 120% da 20 anni è solo apparente. Per mantenerla si sono erosi proventi e sacrificato investimenti. Subito l’affondo sull’evasione fiscale: “Una tassazione così alta è una zavorra per la crescita”. E prima di parlare di crescita, passa in rassegna l’agire del governo Monti che “Ha salvato un paese vicino al commissariamento dalla definitiva perdita di sovranità”. Per uscire dalla crisi serve recuperare la produttività, (nel privato, persi 8 punti rispetto all’Europa, in termini di costo del lavoro) per cui chiede un patto alla società civile e ai sindacati un nuovo modello di relazioni: basta resistenze, “Nel coraggio del sacrificio, come la Germania di 10 anni fa”. Poi la produttività nel pubblico, riducendo sprechi e corruzione. Poi ilo tema del Meeting che, a platea piena, applaude: lega la crescita al welfare e alla coesione sociale e rilancia il concetto di welfare sussidiario, che dia pluralità di offerta ed effettiva possibilità di scelta, sfruttando quel vantaggio competitivo che, in Italia, viene dal Terzo Settore.


Annamaria Sirotti

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