Al Meni, la festa del gusto e dello street food stellato, fa segnare il tutto esaurito
12 gli chef protagonisti della prima giornata dell’evento.
Davide Di Fabio, sous chef di Massimo Bottura all’Osteria Francescana ha inaugurato la cucina del grande Circo di Al Mèni con il suo Pomo D’oro; insieme a lui sul palco Karime Lopez Moreno Tagle, arrivata in Italia dopo varie esperienze in Europa, Asia e Sud America, che ha cucinato un Tamale non male. Paolo Teverini dell’omonimo ristorante a Bagno di Romagna, ha proposto uno Sgombro marinato con crema di ricotta, rabarbaro brasato al sale nero di Cipro e ha duettato con la giovane Emily Harris, sous chef di Ana Roš al ristorante sloveno Hiša Franko, che ha cucinato un Bibimpap con lingua di manzo. Mariano Guardianelli, lo chef argentino che a Rimini guida il ristorante Abocar ha fatto assaggiare il suo Spiedino di animelle, quinoa e coriandolo, mentre Konstantin Filippou, lo chef dalla cucina fusion che vive e lavora a Vienna nel ristorante che porta il suo nome, ci regalava il sapore del Beuschel di agnello e pan brioche. Il romagnolo Gianluca Gorini si è cimentato con l’Aringa, mandorla, ciliegia e ravanelli, e lo svedese August Lill ha interpretato il Pomodoro affumicato, carciofo, crema di fagioli, nocciole e aringa. Lo chef Pier Giorgio Parini ha presentato Fusaia, con il gelato ai semi di zucca sotto il tendone mentre l’inglese James Lowe del ristornate Lyle’s grigliava l’anguilla alla brace. E per chiudere lo spettacolo della prima serata: Gianluca Esposito di Eataly Bologna ha cucinato il Sartù di riso tra Emilia Romagna e Campagna mentre Rafa Salinas chef del ristorante spagnolo Sa Lola le Frittelle di pecorino affumicato miele di Marimurtra.
Fuori dal circo, file lunghissime sia nel mercato dei prodotti, sia per accaparrarsi i piatti dello street food stellato e del gelato gourmet firmato MOCA e Carpigiani.