Dopo il sindacato, che ha denunciato la necessità di aprire nuove mense sul Titano, ad intervenire ora è l’Unione sammarinese operatori turistici, focalizzando però l’attenzione sul centro storico. “Con il trasferimento di gran parte degli uffici pubblici in zone decentrate del territorio – spiega il presidente, Gianfranco Ugolini – la mensa adiacente la scuola superiore non avrebbe più motivo di esistere”. Di qui la proposta di creare una rete di convenzioni con gli esercizi commerciali, i bar e i ristoranti del centro rilasciando dei tickets ai lavoratori e agli studenti. In tal modo – spiega – si garantirebbe la continuazione delle attività del centro anche durante la stagione invernale. Un input da non sottovalutare anche alla luce della crisi che investe da tempo gli operatori del settore. La chiusura della mensa in centro storico – suggerisce Ugolini – potrebbe inoltre risolvere i problemi di spazio della scuola superiore, con la possibilità di utilizzare gli eventuali locali vacanti. Verificata poi la reale funzionalità del servizio – aggiunge - il progetto in futuro potrebbe essere applicato anche in altre zone del territorio, comportando una maggiore libertà di scelta per i fruitori. “Se tuttavia si vuole creare una nuova struttura – sottolinea infine Ugolini – lo si deve fare nelle vicinanze del nuovo centro uffici di Tavolucci, nella zona ex Grey, decongestionando di fatto la mensa di Cailungo”.
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