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Mentre le staminali dividono l'opinione, Obama stanzia fondi per la ricerca

10 mar 2009
Cellule staminali
Cellule staminali
E’ una decisione che torna a dividere tutti. La politica, la Chiesa, gli scienziati. Con la scelta di abolire i limiti al finanziamento pubblico della ricerca sulle cellule staminali Barack Obama si propone di trasformare la scienza in un vettore di investimenti, ricchezza e posti di lavoro individuando nella ricerca delle risposte alle malattie incurabili la frontiera più avanzata del sapere umano. Obama giustifica la scelta usando il linguaggio del credente: “Poiché sono una persona religiosa credo che dobbiamo aver cura l’uno dell’altra e impegnarci per far venir meno le sofferenze umane.” La replica del Vaticano non si è fatta attendere. Il riconoscimento della dignità personale deve essere esteso a tutte le fasi dell'esistenza dell'essere umano. Su questo si fonda una reale democrazia, capace di riconoscere l'uguaglianza di tutti gli uomini e d'impedire ogni discriminazione basata sul loro sviluppo o sulla loro condizione di salute. Una volta oltrepassata la linea morale che ci impedisce di trattare gli esseri umani come oggetti di ricerca, dice la Chiesa, non ci sarà più un punto di arresto. Anche gli scienziati sono divisi. Secondo alcuni ricercatori, infatti, la sperimentazione sulle staminali 'adulte' potrebbe dare risultati simili a quelli ottenuti con le embrionali, mentre altri sono convinti che, per essere sicuri di questa ipotesi, bisogna fare la sperimentazione anche sulle staminali embrionali. A San Marino, dove è vietato servirsi di cellule embrionali, si conservano le staminali autologhe, provenienti cioè dal sangue del cordone ombelicale. Il Congresso di Stato ha annunciato la presentazione di una legge quadro che recepirà le direttive della comunità europea sulla materia.

Sonia Tura

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