Merce contraffatta e illegale nell'ipermercato gestito da cinesi sulla consolare Rimini-San Marino
Non solo l’evasione, anche la contraffazione sta diventando un allarme sociale. Non conosce crisi, anzi dalla crisi crea profitto. Basti pensare che il responsabile legale dell’ipermercato in questione, una grossa rivendita di articoli sulla consolare che porta a San Marino, incassava quotidianamente dagli 8 ai 10mila. Tra gli scaffali la Guardia di Finanza di Rimini ha sequestrato oltre 8mila cd con marca Verbatim, non originali. Costavano la metà, e solo la Guardia di Finanza è riuscita a capire che non erano originali. L’uomo, un cinese di 49 anni, è stato denunciato a piede libero. Dovrà pagare una bella somma di multa: in vendita c’erano diversi prodotti informatici, elettronici, o per la casa tutti privi delle indicazioni e delle informazioni destinate alla tutela del consumatore. In tutto 10mila pezzi. Se è vero come sembra che al mercato cinese non manca la liquidità, le pagherà senza problemi. I problemi, soprattutto in caso di prodotti per l’igiene personale o la casa, potrebbero averli i consumatori. Tocca anche a loro l’opera di contrasto: più dei sequestri, può l’attenzione all’acquisto. Un occhio al portafoglio, ed uno all’etichetta, dunque. Soprattutto se si tratta di merce “made in Cina”.
Sara Bucci
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