Messaggio del vescovo Turazzi ai diocesani in vacanza
La nostra terra e i nostri borghi vi accolgono non solo con un’ospitalità ben attrezzata, ma con la più grande cordialità.
In una natura esuberante e verdissima e sui monti dell’entroterra sarà possibile fermarsi in luoghi di intensa spiritualità: pievi e chiostri che profumano ancora di Cielo.
La visita, ci auguriamo, può trasformarsi in preghiera. Siamo tutti assetati di interiorità.
Il 15 agosto, nel cuore dell’estate, brilla la festa di Maria Assunta in Cielo che, per i credenti, è corale manifestazione di affetto filiale alla Madonna, la madre di Gesù. Ma in lei, assunta in Cielo in anima e corpo, viene esaltata la nostra corporeità. Non siamo angeli, siamo esseri umani, unità di corpo e anima. Il corpo che siamo è anche una responsabilità. Il corpo, preparato da una lunga gestazione, continua ad aver bisogno di protezione e vigilanza. È fragile ed esposto a tanti condizionamenti. Va curato nella bellezza, custodito nella salute, valorizzato in tutte le sue espressioni perché il suo linguaggio sia puro, mai ambiguo e sempre nuovo. Bello nella giovinezza, nell’età matura e ancora nella vecchiaia, perché la bellezza viene da dentro.
Per questo il nostro pensiero va a chi si prende cura della nostra salute, a chi in questi giorni resta al suo posto di lavoro per l’utilità comune. Soprattutto il nostro ricordo è per chi non può andare in vacanza e per chi percepisce la parola stessa come una importuna ironia perché disoccupato e senza lavoro.
A tutti auguriamo serenità e la proposta di scambiarci gesti di pace e di amicizia.
+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro