Messico: salvate migranti costrette a prostituirsi
Le autorità messicane hanno messo fine al calvario di 38 persone prive di documenti, per la maggior parte donne, e di due messicani costretti a prostituirsi nei bar di due città dello Stato sudorientale del Chiapas, alla frontiera col Guatemala. "Gli stranieri, 36 donne e due uomini, sono stati soccorsi nel corso di due distinte operazioni effettuate in sei bar di Tapachula e in altri quattro della comunità di Benemerito de las Americas, dove venivano sfruttati sessualmente", spiega l'Istituto nazionale per la migrazione (Inm). Nel corso delle operazioni sono stati soccorsi anche due messicani, uno dei quali di 15 anni, e due uomini sono stati arrestati "come probabili autori dei crimini di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione", afferma ancora l'Inm. Secondo le stime ufficiali, oltre 140.000 stranieri senza documenti, originari per lo più dell'America centrale, entrano ogni anno in Messico per tentare di raggiungere gli Stati Uniti. La maggior parte di loro rimane vittima di sequestri, estorsioni, violenze ed omicidi da parte del crimine organizzato, ma anche di abusi commessi dalla polizia e dalle autorità preposte all'immigrazione.
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