Nonostante la primavera sia già iniziata, il maltempo persiste sulla penisola italiana. Se nelle ultime ore sul Titano e nei territori vicini si sono registrate temperature tra 0 e 10 gradi con neve nella notte all'Eremo di Carpegna, non dovrebbe andare meglio nel weekend. Perché i meteorologi parlano di un nuovo ciclone in arrivo, con aprile che rimarrà instabile.
Per sabato 15 aprile peggioramento atteso sulle regioni tirreniche centrali e, successivamente, verso sud. Nonostante questo, domenica potrebbe essere all'insegna di umidità e piogge su tutte le Regioni adriatiche, Emilia-Romagna compresa.
Proprio in Romagna gli agricoltori sono in allerta, dopo le gelate dei giorni scorsi. Il presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, Carlo Carli, spiega che soprattutto nelle vallate del Cesenate, del Forlivese e del Ravennate le piante che producono frutti hanno avuto "grossissimi danni". Per certe varietà di albicocche, ad esempio, "siamo sul 90% della perdita di prodotto". Ancora presto, però, per quantificare i danni nel complesso, afferma Confagricoltura. A tutto questo si aggiunge la minaccia della siccità. Ieri l'allarme per il Po che registra una situazione peggiore dello scorso anno. Il Segretario generale dell'Autorità Distrettuale del fiume parla di una situazione che “preoccupa e che va vista non come emergenza”, ma come un problema da affrontare con strategia.
E gli effetti si riflettono anche in Romagna. "C'è preoccupazione", dice Carli. Le problematiche sono sulle colture di secondo raccolto, come le verdure, e per i frutti, come pero e melo, che necessitano di acqua tutta l'estate. Sono aperti "tutti i tavoli di crisi con i referenti regionali" per monitorare la situazione. Gli agricoltori, per il futuro, tornano sulla necessità di avere regole più semplici per creare laghi artificiali per trattenere l'acqua piovana, sia come aziende che come consorzi aziendali.
Nel servizio l'intervista a Carlo Carli (presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini)