Il sole che ci accompagna da tre giorni ha portato il freddo sul Titano, come da previsioni. Ma in fondo non c’è da lamentarsi: solo qualche gelata notturna e niente più. Le temperature, tra l’altro, saliranno progressivamente: nel fine settimana - a Capodanno dunque - tornerà la pioggia portando la colonnina di mercurio tra i 5 e 7 gradi sopra lo zero. E’ andata sicuramente peggio agli Stati Uniti: la bufera che ha investito New York e gran parte del Paese nel fine settimana di Natale si è rivelata una maledizione per gli americani. Ora la situazione nella Grande Mela va normalizzandosi, ma rimane difficile per chi viaggia. I tre aeroporti principali sono stati riaperti al traffico, ma funzionano ancora a singhiozzo, con centinaia di persone in attesa negli scali. Il caos potrebbe durare forse fino a Capodanno. Intanto, la procura di Mosca ha aperto un’indagine sui disservizi causati dal maltempo nei due maggiori aeroporti della città, dove sono stati annullati circa 200 voli negli ultimi giorni, tra le proteste dei migliaia di passeggeri rimasti a terra. Paradossalmente, il caos dei trasporti è derivato da un imprevisto ‘caldo’ fuori stagione, che ha comportato la caduta di piogge ghiacciate, anziché neve, lasciando uno spesso strato di ghiaccio su strade, ferrovie e piste. Dalla Russia…al Marocco, con una nota di colore: la città di Ifrane, soprannominata la “Piccola Svizzera”, a dispetto della sua posizione geografica è un rinomato centro turistico invernale, per la presenza di piste da sci.
Silvia Pelliccioni
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