Allagamenti, inondazioni, morti. Almeno 15. Un bilancio che si teme sia destinato a salire. Il cuore dell’Europa è irriconoscibile, si presenta immerso dall’acqua. In aridi luoghi della terra la pioggia è una benedizione, ma in Polonia, Germania e Repubblica Ceca i nubifragi hanno costretto migliaia di persone a lasciare le proprie case, hanno fatto straripare fiumi, hanno seminando morte e distruzione. Prima era toccata a Cina e India. Due settimane di precipitazioni eccezionali hanno messo in ginocchio il Pakistan provocando almeno 1.500 vittime. L’Europa centrale è stata mandata in tilt in molto meno. Sono bastati due giorni. 48 ore di piogge incessanti: fenomeno atmosferico che viene chiamato dai meteorologi “burrasca viola”. Alcuni fiumi si sono gonfiati, hanno rotto gli argini, accogliendo nel loro mortale abbraccio città, quartieri, abitazioni. Migliaia gli sfollati e decine i dispersi. Le inondazioni hanno privato diverse abitazioni vicino a Praga di energia elettrica e gas. Duecento le persone evacuate con elicotteri. Senza elettricità anche alcune regioni nell'est della Slovacchia. Gli esperti sono comunque fiduciosi. Si prevede, infatti, un attenuamento delle precipitazioni.
Monica Fabbri
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