Milwaukee: continuano gli scontri, dopo l'uccisione di un giovane afroamericano
Alta, altissima tensione, a Milwaukee. Tanto che il governatore del Wisconsin ha dichiarato lo stato di emergenza, ed è stata richiesta la mobilitazione della Guardia Nazionale. Seconda notte consecutiva di tumulti, nella città, dopo l'ennesima uccisione di un ragazzo afroamericano, da parte della Polizia. La vittima, in questo caso, aveva 23 anni; Sylville Smith il suo nome. Il giovane - armato di una semiautomatica, rubata in una precedente rapina - era fuggito, nel corso di un controllo delle Forze dell'Ordine, per poi essere freddato a colpi di pistola da un agente, anch'egli di colore. Da accertare è se il poliziotto fosse stato minacciato, con l'arma, dal ragazzo in fuga. Quel che è certo è che l'episodio è stato la scintilla, che ha fatto esplodere un profondo malcontento che covava nella città. A Milwaukee il 40% della popolazione è di origini afroamericane. In centinaia sono scesi per le strade. La protesta era iniziata in maniera pacifica, ma poi gli animi si sono surriscaldati e la folla ha iniziato a lanciare oggetti, contro le forze dell'ordine. Esplosi anche diversi colpi d'arma da fuoco. A quel punto la polizia ha tentato di affrontare i manifestanti. Un uomo è stato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco ed è stato salvato e portato in ospedale. Anche un agente è stato ricoverato, dopo che un grosso sasso aveva frantumato il parabrezza dell'auto di pattuglia. Segnalati diversi arresti.
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