Il ministro Paolo Savona: "Non chiamatemi euroscettico"
Insieme al Def, documento centrale di queste settimane politiche, il ministro Savona ha redatto il documento “Una politeia per una Europa diversa, più forte e più equa”, dove auspica che un gruppo di lavoro ad alto livello collabori per rivedere insieme l'architettura istituzionale europea vigente che, così com'è, appare troppo rigida, dice, e focalizzata solo su vincoli e parametri, penalizzando crescita e investimenti. Non vuole sentirsi chiamare “euroscettico” però, perché non corrisponde al vero, assicura. E da' una risposta chiara a chi fa notare che l'Europa ha già storto il naso all'idea di veder sforare il deficit al 2,4%.
L'importante, sottolinea, è mandare un messaggio.
Se poi l'Europa vorrà andare allo scontro, deciderà il popolo. “Ma – termina – spero non ci si arrivi”.
Francesca Biliotti
Nel servizio gli interventi di Paolo Savona, ministro per gli Affari Europei