Ore 11 di sabato sera. Sul piazzale antistante il Rose'n Bowl - uno dei luoghi più frequentati dagli adolescenti sammarinesi e del circondario - va in scena la violenza più assurda. Due adulti, italiani, che picchiano a sangue un minorenne residente a San Marino, che in seguito viene trasportato all'ospedale per le lesioni riportate. Prognosi: 20 giorni circa. I colpi ricevuti gli avrebbero provocato un trauma cranico e varie ferite lacerocontuse, per le quali sono stati necessari diversi punti di sutura. Alla scena, assiste, impotente, l'amico del minorenne che viene risparmiato dalla violenza. Quando la Gendarmeria arriva, i due picchiatori adulti scappano nei campi, ma la loro macchina rimane lì. I militari la individuano facilmente e dalla targa risalgono anche al proprietario. Poco dopo, testimoni vedono che la vettura viene caricata su un carroattrezzi e portata via. Ma cosa può aver originato un episodio così estremo e per certi versi, vigliacco, con due trentenni-quarantenni che se la prendono con un minorenne? Pare che dietro tutto questo ci sia una questione sentimentale, se così si può dire. Forse un'eccessiva insistenza, forse la gelosia per una ragazzina, di Fratte. Gelosia, insistenza: cose che accadono piuttosto frequentemente in età adolescenziale e che mai potrebbero giustificare un atto di violenza come quello che si è verificato. La Gendarmeria sarebbe vicina all'individuazione di chi esattamente si è reso colpevole di questa spedizione punitiva. Nel tardo pomeriggio, secondo voci incontrollate, ci sarebbe stata anche la denuncia a piede libero. Ma gendarmi e inquirenti mantegono il massimo riserbo. E' impresa non facile riuscire a convincere i due uomini, probabilmente di Fratte o di una località limitrofa, a venire a San Marino per rendere una deposizione con il rischio di essere arrestati.
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