Sono 4,2 milioni, secondo l’Istat, gli stranieri residenti in Italia, pari al 7% della popolazione. Rispetto allo scorso anno, gli immigrati sono aumentati di oltre 343mila unità, pari all’8,8% in più. Il trend, in continua ascesa, risulta decisivo per contenere il saldo demografico passivo del Paese: a fronte di un calo di 75mila italiani, la popolazione complessiva è aumentata di 295mila persone, e solo per l’apporto degli stranieri. I minori figli di stranieri sono quasi un milione, metà dei quali nati all’interno dei confini italiani. Circa la metà degli immigrati proviene da paesi dell’Est Europeo e la comunità più numerosa continua ad essere quella rumena. Moldova, Pakistan, India Ucraina e Perù sono le nazioni che hanno registrato un aumento significativo mentre il gruppo extraeuropeo più rappresentato è quello africano, con 932mila unità. Molto spesso, stando al rapporto dell’Istat, gli immigrati arrivano al Sud per muoversi verso il Nord. Il 60% risiede al settentrione, il 25,3 al centro e il resto nel Sud Italia. Per presenze, spiccano la Lombardia (23,2%), il Veneto (11%), Lazio ed Emilia Romagna con l’11%. Nel Lazio il 10,3% delle famiglie ha per capo famiglia uno straniero, il 10% in Umbria, oltre l’8% in Emilia-Romagna.
Corrado Ravaioli
Corrado Ravaioli
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