Zucche, streghe, vampiri e zombie: Mirabilandia cambia d'abito e si veste con i colori di Halloween, appuntamento imperdibile per gli amanti del brivido e occasione, per il parco divertimenti più grande d'Italia, di allungare la stagione. Fino al 3 novembre attrazioni al calar delle tenebre riservate ai più grandi ma anche divertimento a misura di famiglia, con tunnel per bambini, dolcetto scherzetto e lo spettacolo del mago Casanova. Ad attendere i visitatori più audaci Suburbia, l’horror zone più grande d'Italia - 30.000 mq di terrore - con due nuove spaventose aree. L'anima horror di Mirabilandia, dunque, si risveglia, ma è anche tempo di bilanci. La Direttrice Generale Sabrina Mangia si dice soddisfatta dei risultati ottenuti: “Chiaramente arriviamo da un confronto con l'anno precedente colpito dall'alluvione, però l'estate è andata molto bene. Mirabilandia è un parco di destinazione, quindi riusciamo a far arrivare le persone anche solo per venire da noi. Con Mirabilandia e Mirabeach almeno la permanenza di due/tre giorni si riesce a sostenere per una famiglia”. Oltre 20 anni di esperienza nell'industria dell'intrattenimento, Sabrina Mangia è alla guida di Mirabilandia da settembre, ed è la prima donna a capo del parco. “Anche il gruppo Parques Reunidos ha affidato la gestione ad una donna a livello europeo. Quindi siamo il primo parco del gruppo in Europa - afferma - ad avere un managing director al femminile”. Entrata nel 2010, ha visto Mirabilandia crescere. Ed ha le idee chiare su strategie ed obiettivi: “Per me è fondamentale la gentilezza, nei confronti dei nostri visitatori e soprattutto tra di noi colleghi all'interno del team, perché è un valore fondamentale che dobbiamo continuare a coltivare come già stiamo facendo adesso”. Mirabilandia, industria del divertimento che dà lavoro a mille persone, ha dovuto affrontare momenti difficili. Una sfida non facile per tutto il territorio, che ha saputo superare le avversità facendo sistema. “Apparteniamo a questo territorio - spiega Mangia - quindi tutti insieme con la Regione ci siamo dati una mano. Abbiamo fatto sistema e ci siamo rialzati. L'Emilia Romagna è una terra che ha una grande forza. Colpita dall'alluvione non solo una, ma per ben due volte. Però siamo tutti sempre col sorriso sulle labbra e sicuramente l'aiutarsi a vicenda è stata la carta vincente”.