Il mistero del Crocifisso: rinvenuti disegni della Cappella Sistina attribuibili a Michelangelo
Se tutte le opere contenute in quella cassetta di sicurezza fossero autentiche si tratterebbe di un patrimonio di inestimabile valore artistico ed economico. Oltre al Crocifisso Ligneo, forse scolpito da Michelangelo Buonarroti, ci sono disegni a matita dei capitelli della cappella Sistina – anch’essi apparentemente attribuibili a Michelangelo –; altri schizzi, con dei Putti, che potrebbero essere di Raffaello Sanzio; versioni antichissime del Corano e di testi sacri della religione ebraica. Ma non solo. Ci sono anche opere di arte moderna che potrebbero essere di Klimt e Matisse. Per inventariare il prezioso contenuto della cassetta di sicurezza il commissario della Legge Rita Vannucci ha chiesto l’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Roma e di Bologna. La Procura di Torino, mediante rogatoria, ha intanto richiesto il sequestro del Cristo Ligneo che il titolare della cassetta di Sicurezza Giorgio Hugo Balestrieri ritiene sicuramente opera di Michelangelo, confortato dal parere di Padre Heinrich Pfeiffer, ordinario di arte sacra alla Gregoriana di Roma. Balestrieri, ex loggia P2, vive a New York ed è inseguito da un mandato di cattura della Dda di Reggio Calabria per un’indagine di ‘ndrangheta. Lui si dichiara innocente ma non vuole tornare in Italia rischiando di finire in galera allo sbarco in aeroporto. Per questa ragione ha delegato l’avvocato Francesco Ciabattoni che si è domiciliato a San Marino presso l’avvocato Antonio Masiello. Entrambi questa mattina si sono presentati all’udienza per assistere alla catalogazione di tutte le opere. Ogni singolo reperto è stato fotografato seguendo protocolli tecnico scientifici molto accurati. Le opere più importanti – a partire dal crocifisso – verranno sottoposte a perizia per accertarne l’autenticità, mentre le altre verranno raffrontate con le immagini del database del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri. Il primo step delle indagini del Commissario della Legge Rita Vannucci è infatti l’accertamento della provenienza di tutti gli oggetti che fino al 2006 erano nella disponibilità del defunto Conte Giacomo Maria Ugolini, ambasciatore di San Marino presso la Repubblica araba di Egitto e il regno hascemita di Giordania.
Luca Salvatori
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