EMERGENZA SANITARIA

Monkeypox: nuovo caso in Pakistan dopo la Svezia, San Marino monitora la situazione

Al momento, "rischio basso" per la popolazione europea, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

Continua a diffondersi al di fuori dell'Africa il vaiolo delle scimmie: nuovo caso in Pakistan, in un 34enne, ma ancora non è chiaro se si tratti della pericolosa variante "Clade1". L'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l'emergenza globale, dopo 15 mesi dalla fine della precedente fase di allerta.

Da metà giugno a inizio agosto nelle strutture seguite da Medici Senza Frontiere in Congo sono stati già assistiti 1.159 pazienti, 431 dei quali gravi. Ieri il primo caso in Europa, in Svezia. Il vaiolo delle scimmie chiamato ora “Mpox”, in sostituzione del precedente “Monkeypox”, in generale non si trasmette facilmente da persona a persona.

Il contagio avviene durante rapporti intimi, tramite il contatto con materiali infetti provenienti da lesioni cutanee o con oggetti contaminati oppure con un'interazione prolungata faccia a faccia. Alcuni dei sintomi sono febbre, dolori muscolari, mal di testa, rigonfiamento dei linfonodi e le caratteristiche manifestazioni cutanee come vescicole, pustole o piccole croste. La malattia si risolve spontaneamente in 2-4 settimane, ma può avere effetti gravi sui soggetti fragili.

Quello che cambia, rispetto al recente passato, è però la nuova variante: più contagiosa e con conseguenze peggiori. “Nessun allarmismo, ma mantenere la guardia alta”, afferma il virologo Matteo Bassetti. I test e i vaccini ci sono, specifica, ma ora Mpox “riguarda target molto più ampi”. Situazione sotto monitoraggio anche a San Marino, spiega il segretario alla Sanità, Mariella Mularoni.

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