Monsignor Negri e Magdi Allam a confronto sul discorso di Ratisbona
“L'immagine che dà di sé l'Occidente, dalla vicenda delle vignette su Maometto al discorso del Papa a Ratisbona, è di un colosso dai piedi d'argilla, pavido e disorientato, ingenuo e incosciente, che per sfuggire alla ghigliottina di Bin Laden finisce sulla graticola dei Fratelli Musulmani, che nutre il coccodrillo con la speranza di essere mangiato per ultimo”. Queste le parole di Magdi Allam, vice direttore del Corriere della Sera, dopo la lezione tenuta da Benedetto XVI a Ratisbona, lezione che questa sera al Teatro Concordia di Borgo Maggiore, metterà a confronto Allam con il Vescovo di San Marino-Montefeltro, Luigi Negri. L’incontro, promosso dalla Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II di cui Negri è Presidente, vuole discutere di “Ragione, realtà e società dopo la lezione di Benedetto XVI a Ratisbona” partendo dal fatto che il Papa, nella sua lezione, ha messo a fuoco l’urgenza culturale del tempo che stiamo vivendo, per tornare a familiarizzare con il pensiero che sta alla base della civiltà cristiana e della stessa idea di persona. "Un approfondimento assolutamente necessario -. sottolinea la Fondazione - perché sta emergendo tutta la debolezza di una posizione umana determinata dalla sottomissione al relativismo culturale e dalla negazione della ragione come apertura alla Verità". Un confronto a cui fa da sfondo, secondo Magdi Allam, “un Occidente che si destreggia malamente nel funambolismo del politichese, autoassolvendosi dietro la letale cortina fumogena dell'equidistanza tra la civiltà e le barbarie, finendo per mercanteggiare e svendere i valori fondanti della nostra umanità.”
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