A Montecitorio le celebrazioni del Giorno del Ricordo con centinaia di studenti
L'inno di Mameli ha aperto il Giorno del Ricordo, alla presenza dei presidenti di Camera e Senato, del ministro degli Esteri Alfano e di centinaia di ragazzi e ragazze, oltre agli esuli. La giornata del 10 febbraio, istituita nel 2004, aiuta a ricordare ma poi non deve fermarsi tutto, ha sottolineato non senza una certa amarezza Antonio Ballarin, presidente della Federazione associazioni degli esuli. “La memoria – ha detto – non si esaurisce in una data”.
La stessa presidente della Camera Laura Boldrini ha ricordato che è stato l'impegno degli esuli a tenere viva la memoria di un crimine orrendo. E l'impegno può rinnovarsi, lavorando insieme.
Anche il presidente della Repubblica Mattarella ha inviato un suo messaggio, ricordando che “L'Europa della pace, della democrazia, della libertà, è stata la grande risposta agli orrori del Novecento, dei quali le foibe sono state una drammatica espressione”.
Al termine della cerimonia, la premiazione delle scuole vincitrici del concorso promosso dal ministero dell'Istruzione e dalle associazioni degli esuli, dal titolo “10 febbraio – Nasce la Repubblica italiana senza un confine”.
Francesca Biliotti