Sono 15, attualmente, i detenuti accolti presso la struttura di Montecolombo. Circa la metà di loro sono stranieri; del resto questa realtà – ricordano i responsabili della Papa Giovanni XXII, come Matteo Giordani - riflette in piccolo quella del carcere. Gli ospiti seguono un percorso concreto: fatto di lavoro, socialità, condivisione. Chi si occupa di circuiti elettrici, chi cucina, chi lavora i campi. Per i detenuti della Casa Madre del Perdono, oggi, è stata una giornata speciale. Hanno avuto la possibilità di parlare della loro esperienza con Francesco Cascini: dirigente importante del Ministero della Giustizia. A lui si sono rivolti anche i responsabili della struttura. Chiedono un aiuto economico ed un maggiore riconoscimento istituzionale.
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