"Morire di fame nel XXI secolo". La conferenza del Lilliput club
La fame è, ancora nel nostro secolo, uno dei problemi più gravi del pianeta. Occorre mobilitare tutte le forze disponibili, per dare risposta definitiva allo scandalo della morte per fame. Anche i piccoli, i Lilliput del mondo sono chiamati a collaborare. E il Lilliput Club rilancia il ruolo dei piccoli stati, delle piccole realtà sociali ed economiche, chiedendo ascolto ai Gulliver del mondo. Così l’Associazione italo sammarinese no–profit, fondata per contribuire alla soluzione dei problemi internazionali legati al processo di globalizzazione ha messo a confronto il Presidente dell’Unione commercianti di San Marino Marco Arzilli, il Presidente Camera di Commercio Italo Ellenica Belisario Capocci, Antonio Ceccoli, della CDLS , Marco Ferrini, Segretario della Fondazione Giovanni Paolo Il, Alberto Lopez rappresentante presso la FAO della Spagna, il Vescovo di San Marino-Montefeltro Luigi Negri, Emiliano Ortega Riquelme, già Ministro dell’Agricoltura del Cile, Gianni Squitieri, vice Direttore di Confindustria. Fiorenzo Stolfi, Segretario di Stato per gli affari esteri e Presidente di Lilliput ha incoraggiato l’associazione a proseguire su questa strada ricordando che spesso i piccoli possono fare meglio dei grandi: Stolfi ha portato quale esempio la Presidenza di San Marino del Consiglio d’Europa che ha concluso missioni ferme da anni come la firma dell’accordo di intesa tra l’Unione Europea e l’organizzazione di Strasburgo. Lilliput club, che annovera fra i suoi soci piccoli Stati, ONG, sindacati e imprenditori vuole partecipare alla soluzione dei grandi problemi della terra, attraverso l’apertura di tavoli di confronto ma anche con studi, ricerche, interventi umanitari e sociali. Tutto questo con la dignità di chi è piccolo ma può dare un contributo sostanziale perché scevro dagli interessi delle grandi potenze.
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