Morri sulla Shoah: “Ricordiamo per costruire qualcosa di diverso”
“Non sempre negli ultimi 50 anni c’è stata piena coscienza di quanto è accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale” ha detto Morri ad un giovane pubblico particolarmente attento. “L’umanità ha scelto la strada di un lungo silenzio per cercare di rimuovere un’esperienza troppo forte e violenta”. Ma negli ultimi dieci anni c’è stata una forma di liberazione collettiva: materiale sull’olocausto è stato sottratto all’oblio e tanti uomini hanno raccontato la loro terribile esperienza.
“Autori come Primo Levi - ha ricordato Morri - hanno fornito la traccia per ripartire. Il compito morale del ricordo è fondamentale per conoscere il male e creare un futuro diverso. Considerare lo straniero come un nemico - scrive Levi - è la premessa di una catena che porta ai lager. Noi dobbiamo operare - ha concluso Morri - affinché i giovani costruiscano un futuro da condividere”.
Monica Fabbri