Solitamente si annidano nell'erba dei prati e dei parchi e quando pungono e affondano il rostro nella pelle per succhiare il sangue non ce ne si accorge perchè iniettano anche un anestetico. I soggetti più esposti alle zecche sono coloro che frequentano le zone verdi per diletto - magari una passeggiata in cerca di asparagi o funghi - o per gioco come i bambini nei parchi. In alcune zecche prelevate in aperta campagna in zona Faetano-Chiesanuova, l'anno passato, è stato trovato il virus della borelia, ma l'ultimo caso di contagio all'uomo, sul Titano, risale a circa 4 anni fa. Al rientro da passeggiate o permanenze in zone verdi è dunque sempre consigliabile un controllo totale di tutta la superficie corporea.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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