Morte dell'ex ufficiale SS Erik Priebke: è polemica sulla destinazione della salma
Non ha rinnegato il suo passato, fino alla fine l'ex ufficiale delle SS, Erik Priebke, condannato all'ergastolo per l'eccidio delle Fosse Ardeatine. E' morto all'età di 100 anni nella sua casa romana, dove stava scontando gli arresti domiciliari. Il suo avvocato ha fatto sapere prima che il corpo del militare tedesco sarà seppellito a Bariloche in Argentina dove si era rifugiato anni fa e dove riposa la moglie, ma da Buenos Aires hanno risposto di non volerlo. Alla salma non sarà consentito l'ingresso nel paese, ha detto il ministro degli Esteri. Come se non bastasse, a rinfocolare le polemiche ci ha pensato lo stesso Priebke in una intervista-testamento, nella quale definisce "propaganda" l'Olocausto e le camere a gas "falsificazione vergognosa". La cerimonia funebre era stata ipotizzata in una chiesa del centro di Roma, probabilmente martedì, secondo il suo avvocato. Ipotesi che ha scatenato la reazione della comunità ebraica della capitale e delle istituzioni. Il sindaco Marino ha negato la possibilità di esequie solenni, solo private e non in centro. Mentre il vicariato ha smentito la celebrazione dei funerali in un luogo di culto romano. Polemiche che arrivano a ridosso del 70 esimo anniversario della deportazione degli ebrei dal Ghetto di Roma, avvenuta il 16 ottobre 1943.
Giovanna Bartolucci
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