Morto ex Procuratore Rimini Giovagnoli: si occupò di diverse inchieste che coinvolsero San Marino
Non ce l'ha fatta il Procuratore capo di Modena Paolo Giovagnoli. Si è spento a 69 anni, dopo essere stato colpito da malore sabato scorso mentre si trovava in vacanza, in provincia di Cuneo. Emma Petitti, Presidente dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna, lo ricorda come "persona dedita al lavoro, professionale e sempre disponibile”. Nato a Roma, ma emiliano d'adozione, ebbe il primo incarico a Ferrara. Poi tanti anni come sostituto procuratore a Bologna, anche alla Direzione distrettuale antimafia, dove si occupò dell’omicidio di Marco Biagi e di un filone delle indagini sulla strage alla stazione di Bologna.
Poi, alla guida della Procura di Rimini, dove rimase 8 anni, seguì le nuove inchieste sulla morte di Marco Pantani e, nell'estate 2017, la terribile vicenda dello stupro di gruppo sulla spiaggia di Miramare. Arrivò a Modena nel 2019 dopo una lunga battaglia di ricorsi, e fu per un breve periodo alla procura generale di Bologna.
C'era Giovagnoli alla procura di Rimini durante indagini che coinvolsero a vario titolo San Marino, come il caso Scaramella, Criminal Minds, Rimini Yacht, Titan Flags. E sul Titano venne chiamato ad intervenire ad incontri e convegni su denaro sporco, riciclaggio, criminalità organizzata. In più di un'occasione mise in guardia la Repubblica da infiltrazioni malavitose in territorio.