Una telefonata di primo mattino tra amici “posso venire in piscina da te?” e poi la tragedia. Gli amici lo hanno visto galleggiare in acqua. William Righi, un sammarinese di 28 anni, residente a Cailungo, aveva raggiunto insieme ad altri tre ragazzi, due uomini e una donna, la villa di famiglia di un suo caro amico, a Fiorentino. Probabilmente l’ultima tappa di una serata in giro per discoteche. William giocava a basket ed era il pr di un noto locale di Riccione. Dopo una nottata di lavoro probabilmente aveva deciso di svagarsi un po’. La corsa al pronto soccorso non è servita, William era già in condizioni molto gravi, ed è morto poco dopo. E’ stata disposta l’autopsia dal commissario della legge Simon Luca Morsiani per accertare le cause del decesso. Intanto si rincorrevano le voci sul presunto abbandono di William all’ospedale. Sembrava fosse stato scaricato lì da persone che non si erano volute far riconoscere. I proprietari della villa non erano sul posto quando i ragazzi sono arrivati, uno dei due gemelli era al lavoro, l’altro in vacanza in Francia. E’ stato il nipote ad aprire la porta. Lui, spiega il proprietario dell’abitazione, conosceva solo William, gli altri no. Gli hanno chiesto se potevano fare un giro in piscina, così mio nipote ha tolto il telone che la ricopriva perché era chiusa.
Nel video l’intervista a Marina Tabarrini.
Valentina Antonioli
Nel video l’intervista a Marina Tabarrini.
Valentina Antonioli
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