Hanno deciso di tenere a casa i bambini perché a scuola manca il riscaldamento.
E’ la forma di protesta di alcuni genitori di alunni che frequentano le elementari di Murata.
Tutto è iniziato due settimane fa quando il freddo, fuori dalla norma, che ha accompagnato l’inizio dell’autunno ha costretto ad anticipare l’accensione dei caloriferi negli edifici scolastici che, normalmente, vengono messi in funzione il 1° ottobre.
I bambini e gli insegnati della scuola di Murata si sono così ritrovati a fare i conti con un clima precocemente rigido, anche nelle aule, che li ha costretti, secondo la denuncia di alcuni genitori, a lavorare e studiare con piumini e maglioni.
I genitori inoltre ipotizzano che la caldaia non funziona perché sono ancora in corso i lavori a tubature e impianti, iniziati a maggio e rallentati forse, ipotizzano, anche dallo svolgimento dei centri estivi nella scuola. Una situazione che, sostengono, poteva essere evitata.
La direzione della scuola elementare, raggiunta telefonicamente, spiega invece che l’avaria alla caldaia è stata provocata dalla rottura di due pompe ed evidenziata solo al momento dell’accensione.
Nega ogni legame con i lavori in corso nell’edificio e con lo svolgimento dei centri estivi, e dice di aver saputo della mancanza di riscaldamento solo pochi giorni fa.
La vicenda però sembra in via di risoluzione perché l’azienda dei servizi ha già provveduto all’acquisto dei pezzi di ricambio e giovedì mattina, garantisce la direzione scolastica, il riscaldamento funzionerà regolarmente.
E’ la forma di protesta di alcuni genitori di alunni che frequentano le elementari di Murata.
Tutto è iniziato due settimane fa quando il freddo, fuori dalla norma, che ha accompagnato l’inizio dell’autunno ha costretto ad anticipare l’accensione dei caloriferi negli edifici scolastici che, normalmente, vengono messi in funzione il 1° ottobre.
I bambini e gli insegnati della scuola di Murata si sono così ritrovati a fare i conti con un clima precocemente rigido, anche nelle aule, che li ha costretti, secondo la denuncia di alcuni genitori, a lavorare e studiare con piumini e maglioni.
I genitori inoltre ipotizzano che la caldaia non funziona perché sono ancora in corso i lavori a tubature e impianti, iniziati a maggio e rallentati forse, ipotizzano, anche dallo svolgimento dei centri estivi nella scuola. Una situazione che, sostengono, poteva essere evitata.
La direzione della scuola elementare, raggiunta telefonicamente, spiega invece che l’avaria alla caldaia è stata provocata dalla rottura di due pompe ed evidenziata solo al momento dell’accensione.
Nega ogni legame con i lavori in corso nell’edificio e con lo svolgimento dei centri estivi, e dice di aver saputo della mancanza di riscaldamento solo pochi giorni fa.
La vicenda però sembra in via di risoluzione perché l’azienda dei servizi ha già provveduto all’acquisto dei pezzi di ricambio e giovedì mattina, garantisce la direzione scolastica, il riscaldamento funzionerà regolarmente.
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