Con la lettura di stralci di vita dei fuggitivi caduti sotto i colpi delle quardie di forntiera sono cominciate le commemorazioni di quel 13 agosto di 50 anni fa, quando Berlino si svegliò divisa dal Muro che separò in due la capitale tedesca per 28 anni. A mezzogiorno tutta la capitale tedesca si fermerà. "Il ricordo dell'ingiustizia costituita dal Muro ci ammonisce a non lasciare soli, coloro che combattono per la libertà, la democrazia e i diritti umani". Lo ha detto il presidente della Repubblica tedesca Christian Wulff nel suo intervento di fronte al Memoriale della Bernauer Strasse. Invitando a impegnarsi per la libertà e il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo, Wulff ha sottolineato che la fine della divisione della Germania, con la caduta del Muro nel 1989, può fare coraggio. "Il Muro non è caduto, ma é stato abbattuto", ha detto Wulff. E anche oggi in Germania sono possibili nuovi cambiamenti e ancora più libertà. Per il presidente tedesco ciò significa anche una migliore integrazione dei migranti e maggiori possibilità di sviluppo sociale per tutti.
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