I mutamenti del clima: priorità globale da risolvere nel terzo millennio
Anche San Marino appartiene alla minoranza dei paesi civili che ancora non hanno firmato e aderito al protocollo. L’impatto a livello globale delle emissioni dei gas serra da san marino è infinitesimale e ininfluente, ma la Repubblica si sta attivando per mettersi alla pari con i paesi ecologicamente più avanzati.
Un gruppo di lavoro governativo produrrà entro la primavera una relazione sui pro e i contro dell’adesione a Kyoto de resto il governo, nel programma, ha confermato la volontà di legiferare in coerenza con i principi del protocollo.
A Bali, però, si sta già pensando al dopo-Kyoto e quindi San Marino potrebbe decidere di aggangiarsi direttamente al futuro protocollo per ridurre i gas serra che sara’ certamente ancora più limitativo rispetto a quello in essere.
A San Marino intanto, sul fonte ecologico e dello sviluppo sostenibile, prosegue l’azione di Agenda 21 a cui hannoa derito finora in 23, tra associazioni, giunte di castello e scuole. Agenda 21 chiede alle istituzioni sammarinesi di aderire alla carta di Alborg per uno sviluppo sostenibile e durevole delle città. Un’impegno eco-compatibile che gli aderenti ad Agenda 21, intendono manifestare anche concretamente, sia pure con azioni simboliche. Hanno infatto deciso di donare all’ufficio agrario un numero di piante tale da compensare le emissioni di anidride carbonica delle auto e di quant’altro venga utilizzato per organizzare e partecipare alle loro riunioni