DECRETO 132

Nascono i marchi "Made in San Marino" e il riconoscimento di botteghe e mercati storici

Previste sanzioni per chi dichiarerà impropriamente la realizzazione dei beni sul Titano senza autorizzazione.

Nascono i marchi "Made in San Marino" e il riconoscimento di botteghe e mercati storici.

Due marchi per tutelare e riconoscere le attività del Titano. Con il decreto 132, proposto dalla Segreteria Industria e approvato oggi in Congresso di Stato, vengono disciplinate ufficialmente le diciture "Made in San Marino" e "100% Made in San Marino".

Potranno avere il marchio "Made in San Marino", spiega una nota della Segreteria Industria, tutti i beni trasformati o lavorati in maniera sostanziale ed economicamente giustificata, da un'impresa sammarinese. Riguarderà in sostanza tutti i prodotti nuovi o trasformati in maniera importante processo di fabbricazione. La concessione d'uso del marchio andrà richiesta all'Ufficio Attività Economiche, per arrivare alla stipula di una convenzione fra la Segreteria Industria e l'impresa, previo il pagamento di una tassa di concessione del marchio di 100 euro.

Il marchio "100% Made in San Marino" sarà invece riservato ai prodotti interamente realizzati sul Titano dal disegno, alla progettazione, alla lavorazione, al confezionamento.

Il decreto introduce anche le diciture di "Bottega Storica" e "Mercato Storico" per valorizzare il patrimonio artistico e architettonico della Repubblica. Potranno presentare domanda gli esercizi commerciali al dettaglio o di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, le imprese artigianali, i mercati su aree pubbliche in attività da 50 anni continuativi nella stessa zona. Anche le osterie aperte da 25 anni nella stessa sede potranno iscriversi al Registro. Per conservare lo "status" i titolari dovranno mantenere le caratteristiche dei locali, delle vetrine e degli elementi d'arredo, ma rimarrà possibile proporre interventi di restauro o valorizzazione alla Commissione Botteghe Storiche.

Il decreto prevede anche sanzioni dai 500 ai 15.000 euro per chi utilizzerà impropriamente i marchi "Made in San Marino" o diciture analoghe come "tutto sammarinese" impropriamente o senza autorizzazione.

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