Natale a tavola: crescono le prenotazioni nei ristoranti per il 25 e 26, a casa invece la cena della Vigilia
"A San Marino nel complesso le prenotazioni nei ristoranti stanno andando bene - afferma Rossano Ercolani, presidente USOT – in particolare per Natale e Santo Stefano”.
Sei miliardi di euro. A tanto ammonta il "fatturato" della tavola italiana nelle prossime festività tra convivialità casalinghe e non. Un dato salito ben sopra il giro d'affari eno-gastronomico pre Covid, complice anche l'inflazione. A rilevarlo una indagine della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola impresa. L'indagine è stata focalizzata sulle giornate festive delle due settimane, in particolare cena della vigilia, pranzo di Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania. Fino al 6 gennaio è previsto un incremento nelle scelte del fuori casa: ristoranti, circoli, agriturismo. Con un picco a Natale e Capodanno per i ristoranti; e in strutture più rustiche, come agriturismi e rifugi montani, all'Epifania. La maggioranza degli italiani sceglierà i piatti della tradizione e il "comfort food" con cenone di magro alla Vigilia e prodotti a base di carne soprattutto a Natale, a Capodanno e all'Epifania.
Trend seguito anche a San Marino: “Nel complesso le prenotazioni nei ristoranti stanno andando bene - afferma Rossano Ercolani, presidente USOT – in particolare per Natale e Santo Stefano”. Il cenone della vigilia sul Titano resta un affare di famiglia. Nessun stravolgimento nei menù: pesce il 24, mentre per Natale e Santo Stefano cappelletti, zampone o cotechino e lenticchie restano i padroni indiscussi.
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