I sistemi di sorveglianza non mancano, ma spesso non sono sufficienti. A Natale i negozi si riempiono, e tra i clienti si confondono i taccheggiatori, che ricorrono a stratagemmi anche ingegnosi per sottrarre furtivamente merce di ogni tipo. Nei negozi d’abbigliamento, i dispositivi anti taccheggio vengono smontati con abilità, o rotti usando tronchesi, approfittando dell’assenza delle telecamere nei camerini. I negozi si tutelano come possono, alcuni impiegano più commessi contemporaneamente e li dislocano nei punti strategici, altri ricorrono alle telecamere a circuito chiuso e chi non le ha espone ugualmente avvisi, sperando che fungano da deterrente. L’abilità e il tempismo giocano ruoli fondamentali: spesso i ladri arrivano in quattro o cinque, un paio distraggono commessi e cassiere mentre i complici sottraggono la merce. E’ successo anche che in un negozio di elettronica venissero smontate tutte e 7 le viti che tenevano fermo un televisore ad un espositore. Anche gli oggetti più grandi vengono portati via, come personal computer, tv a cristalli liquidi, alcuni nascosti in ampi giacconi, altri perfino nelle carrozzine dei bambini. E ancora etichette ed involucri anti taccheggio vengono avvolti in materiale che inibisce l’allarme posto all’entrata.
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