“Ormai – ci racconta Sabrina Ottaviani, cugina di Williams Arlotti – la speranza di trovarli in vita sta lasciando spazio alla rassegnazione”. Sabrina insieme al marito e alla madre di Williams, è tornata a Rimini, dopo due giorni trascorsi nelle vicinanze dell’isola del giglio per mantenersi a stretto contatto con le autorità impegnate nelle ricerche. Resta chiusa in casa in preda alla tristezza e allo sconforto Michela Maroncelli, la compagna di Williams: anche lei era sulla nave, ma è riuscita a salvarsi ed è rientrata nella casa di Villa Verucchio in cui vive con i genitori. Nelle fasi concitate dell’evacuazione ha visto la piccola Daiana scivolare verso l’acqua. Un signore l’ha recuperata. Poi si sono persi di vista. Williams era senza salvagente perché non ce n’erano a portata di mano, ma Michela pensava che il suo compagno e la figlia fossero saliti su un’altra scialuppa e invece nulla. Distrutta dal dolore la madre della piccola ex compagna di Williams, la riminese Susy Albertini.
Che l’evacuazione sia stata molto problematica e disorganizzata, lo conferma un altro superstite del naufragio il misanese 19enne Omar Brolli. Omar è stato fondamentale per mettere in salvo la nonna, costretta sulla sedia a rotelle e altri quattro disabili.
La Costa Concordia aveva avuto una storia sfortunata fin dal varo nel 2005 quando non si ruppe la bottiglia di champagne contro la chiglia. Bruttissimo segnale, per la gente di mare. La nave aveva avuto anche altri incidenti di piccola entità, fino al naufragio avvenuto di venerdì 13. La compagnia Costa ammette l’errore umano. Il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, dal carcere, si dichiara costernato ed è sorvegliato a vista, ma subito dopo il naufragio ha dichiarato il falso. Schettino, in realtà, ha abbandonato la nave quando a bordo c’erano ancora molte persone e la compagnia non aveva dato l’ok al passaggio radente – 100-150 metri – all’Isola del Giglio. Nel video le interviste a Omar Brolli (Superstite Costa Concordia) e Pier Luigi Foschi (Presidente Costa Crociere)
Luca Salvatori
Che l’evacuazione sia stata molto problematica e disorganizzata, lo conferma un altro superstite del naufragio il misanese 19enne Omar Brolli. Omar è stato fondamentale per mettere in salvo la nonna, costretta sulla sedia a rotelle e altri quattro disabili.
La Costa Concordia aveva avuto una storia sfortunata fin dal varo nel 2005 quando non si ruppe la bottiglia di champagne contro la chiglia. Bruttissimo segnale, per la gente di mare. La nave aveva avuto anche altri incidenti di piccola entità, fino al naufragio avvenuto di venerdì 13. La compagnia Costa ammette l’errore umano. Il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, dal carcere, si dichiara costernato ed è sorvegliato a vista, ma subito dopo il naufragio ha dichiarato il falso. Schettino, in realtà, ha abbandonato la nave quando a bordo c’erano ancora molte persone e la compagnia non aveva dato l’ok al passaggio radente – 100-150 metri – all’Isola del Giglio. Nel video le interviste a Omar Brolli (Superstite Costa Concordia) e Pier Luigi Foschi (Presidente Costa Crociere)
Luca Salvatori
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