L'Autorità di Sanità marittima di Catania ha disposto lo sbarco di 17 migranti: tutte le 11 donne a bordo, e 6 uomini, di cui due con sospetta tubercolosi. Questa la novità di oggi. Il caso della Diciotti sta mettendo sotto pressione il Governo, finito in una sorta di vicolo cieco, dopo la fumata nera in sede europea. Secondo fonti di stampa il Premier Conte starebbe valutando l'ipotesi di un veto al Bilancio dell'UE. Ma i tempi lunghi di Bruxelles non sembrano compatibili con l'emergenza in corso, e proprio ieri la Guardia Costiera ha ribadito la necessità di un sbarco, a fronte di una situazione definita fortemente critica; anche se sarebbe stato interrotto, dopo poche ore, lo sciopero della fame iniziato dai naufraghi. Una via d'uscita potrebbe essere quella proposta in queste ore da colui che più di ogni altro insiste sulla linea della fermezza: il Vicepremier Salvini, che ha proposto l'immediato avvio delle procedure di identificazione degli immigrati a bordo dell'unità della Guardia Costiera – la maggior parte provenienti dal Corno d'Africa – per valutare il loro potenziale status di richiedenti asilo. Tutto ciò mentre a Roma 2 funzionari del Viminale venivano sentiti – come persone informate sui fatti - dal Procuratore di Agrigento, che indaga sulla vicenda. Sul tema immigrazione anche la voce del Papa: da oggi in Irlanda per l'Incontro Mondiale delle Famiglie. Francesco ha invitato ad affrontare la crisi migratoria con “saggezza, ampiezza di vedute e preoccupazione umanitaria”. Parlando davanti alle Autorità, il Pontefice ha toccato anche il tema più delicato ed atteso della visita: quello della pedofilia nel clero; uno scandalo che ha segnato il Paese. “Bisogna eliminare – ha detto Bergoglio - questo flagello nella Chiesa, a qualsiasi costo, morale e di sofferenza”.
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